Assicurazioni sull’infortunio del conducente, conviere farle?

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Quando ci troviamo in agenzia e stipuliamo un contratto assicurativo Rcauto, ci viene sempre chiesto di integrarlo con una polizza che assicuri il conducente dell’automobile: spesso ci chiediamo il motivo di questa insistenza, una pura operazione commerciale o una necessità?

Secondo quanto indicato nel codice civile in materia di responsabilità civile, con applicazione nel campo assicurativo, il proprietario / conducente di un’autovettura non può essere assicurato in caso di sinistro in quanto non è possibile, appunto per legge, essere responsabili di se stessi. Quindi la polizza di responsabilità civile auto copre esclusivamente i danni arrecati a terzi, trasportati e famigliari.

Ecco perchè, per ovviare a questa lacuna legislativa, è possibile integrare il proprio contratto di assicurazione per la propria automobile, con una polizza specifica per garantire il conducente che guida l’automobile, chiunque esso sia.

Questa polizza indennizza l’assicurato, entro i massimali indicati in polizza in fase di sottoscrizione del contratto, contro tutti gli infortuni avvenuti in conseguenza della circolazione stradale. La garanzia è valida per chiunque si trovi alla guida del mezzo indicato in polizza, dal momento in cui sale a bordo dello stesso fino a quando ne scende, compreso anche gli eventuali infortuni subiti in caso di fermata accidentale del veicolo o per la rimessa in marcia a causa di un guasto.

Le assicurazioni sull’infortunio del conducente, garantiscono l’assicurato nel caso di morte, invalidità permanente e per il rimborso delle spese sostenute a causa dell’infortunio. E’ altresì possibile inserire anche diarie giornaliere da ricovero.

A questo punto lasciamo a voi e alla vostra sensibilità personale capire se, insieme alla polizza di Rcauto, vale la pena o meno spendere qualche altro euro (si parte da 30 – 40 euro l’anno) per garantire anche chi guida l’automobile.

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