La targa dell’auto deve essere sempre leggibile per garantire la corretta identificazione del veicolo. Chi circola con una targa deteriorata può incorrere in una sanzione amministrativa fino a 173 euro. In caso di danni, l’intestatario deve procedere con la reimmatricolazione del veicolo, ottenendo nuove targhe e documento di circolazione. È fondamentale distinguere tra deterioramento accidentale e manomissione volontaria, quest’ultima gravemente punita anche penalmente.
Indice
- 1 Importanza della Targa per la Circolazione
- 2 Leggi e Sanzioni Riguardanti Targhe Deteriorate
- 3 Procedura per la Reimmatricolazione
- 4 Quando Richiedere la Nuova Immatricolazione
- 5 Consigli per la Manutenzione delle Targhe
- 6 Risposte alle Domande Frequenti
- 7 Targa dell’auto deteriorata: come comportarsi e cosa si rischia
Importanza della Targa per la Circolazione
La targa rappresenta un elemento essenziale per l’identificazione dell’auto e la sicurezza stradale. Ogni targa è unica e permette alle forze dell’ordine di risalire rapidamente al proprietario e ai dati del veicolo. Se la targa non è integralmente leggibile, come previsto dall’articolo 100 del Codice della Strada, chi guida rischia sanzioni amministrative fino a 173 euro. Per questo motivo, chi detiene un veicolo deve assicurarsi che la targa sia sempre visibile e in buone condizioni, evitando così problemi durante la circolazione.
Leggi e Sanzioni Riguardanti Targhe Deteriorate
Secondo l’articolo 100 del Codice della Strada, la targa deve essere sempre leggibile per garantire una corretta identificazione del veicolo. In caso di deterioramento, l’intestatario deve richiedere la reimmatricolazione del veicolo con nuove targhe e documento unico di circolazione. Chi circola con una targa non completamente leggibile rischia una sanzione amministrativa prevista dall’articolo 102, che può arrivare fino a 173 euro. Mantenere la targa in buono stato è quindi essenziale per evitare problemi legali e garantire la regolarità della circolazione.
Sanzioni Amministrative
Chi guida con una targa deteriorata e non leggibile è soggetto a una sanzione amministrativa che va da 42 a 173 euro, come stabilito dall’articolo 102 del Codice della Strada. Il proprietario deve intervenire tempestivamente richiedendo la reimmatricolazione del veicolo, evitando così multe e possibili sequestri. Il rispetto delle norme sulle targhe è fondamentale per assicurare la tracciabilità del veicolo e la sicurezza stradale.
Differenze tra Deterioramento e Manomissione
È fondamentale distinguere tra deterioramento accidentale, dovuto a usura, agenti atmosferici o urti, e manomissione volontaria, che implica l’intenzione di alterare la targa per eludere controlli. Quest’ultima è considerata un reato, con pesanti conseguenze legali che includono sanzioni amministrative fino a 8.186 euro e possibili implicazioni penali. Chi si imbatte in problemi con la targa deve valutare attentamente la natura del danno per evitare gravi responsabilità.
La manomissione della targa è un illecito grave che comporta, oltre alla sanzione amministrativa massima, anche rilevanti conseguenze penali, a differenza del deterioramento accidentale, che richiede semplicemente la procedura di reimmatricolazione. Per proteggersi da queste sanzioni, il proprietario deve agire prontamente, evitando di incorrere in accuse legate a un possibile uso fraudolento della targa.
Procedura per la Reimmatricolazione
In caso di targa deteriorata, l’intestatario deve procedere con la reimmatricolazione del veicolo, che comporta l’ottenimento di nuove targhe e un nuovo Documento Unico di Circolazione. La procedura si avvia presso lo Sportello Telematico dell’Automobilista (STA), presentando la documentazione necessaria. È importante sottolineare che non è prevista la semplice sostituzione della targa, ma un iter amministrativo completo, necessario per mantenere la piena legalità nella circolazione stradale.
Documentazione Necessaria
Per avviare la reimmatricolazione, chi presenta la richiesta deve fornire: le targhe deteriorate, la carta di circolazione, il certificato di proprietà, il modulo DTT2119 e il modulo di richiesta di rinnovo iscrizione al PRA. Presentare correttamente tutti i documenti evita ritardi e possibili sanzioni durante l’intero processo.
Costi della Reimmatricolazione
La reimmatricolazione comporta diverse spese, tra cui 27 euro per emolumenti ACI, 32 euro per l’imposta di bollo per l’iscrizione al PRA, 10,20 euro per i diritti DT, altri 32 euro per l’imposta di bollo della reimmatricolazione e circa 41,78 euro per la targa rettangolare. Se si utilizza un’agenzia o la Delegazione ACI per l’intermediazione, va aggiunto il costo del servizio.
Nel dettaglio, va evidenziato che il costo complessivo può superare facilmente i 140 euro, soprattutto considerando eventuali commissioni di intermediazione. Questi importi rappresentano un investimento necessario per garantire la legittimità della circolazione del veicolo, evitando così la sanzione amministrativa fino a 173 euro prevista per la guida con targa illeggibile. La corretta reimmatricolazione tutela sia il proprietario sia le forze dell’ordine nell’identificazione del mezzo.
Quando Richiedere la Nuova Immatricolazione
La nuova immatricolazione deve essere richiesta quando la targa dell’auto risulta deteriorata e non più leggibile, poiché circolare con una targa danneggiata comporta una sanzione fino a 173 euro. In questi casi, il proprietario non può limitarsi a una semplice sostituzione, ma è obbligato a presentare la domanda di reimmatricolazione allo Sportello Telematico dell’Automobilista, fornendo i documenti necessari e sostenendo i costi previsti, tra cui emolumenti, imposte di bollo e il prezzo delle nuove targhe.
Consigli per la Manutenzione delle Targhe
Per evitare sanzioni fino a 173 euro, è fondamentale che l’automobilista mantenga la targa sempre integra e leggibile. Egli dovrebbe controllare periodicamente lo stato della targa, proteggendola dagli agenti atmosferici e intervenendo tempestivamente in caso di usura o danni. In caso di deterioramento, è obbligatorio richiedere la reimmatricolazione e non una semplice sostituzione. Agendo prontamente, il proprietario evita di incorrere in multe amministrative e garantisce la corretta identificazione del veicolo da parte delle autorità.
Risposte alle Domande Frequenti
Chi circola con una targa deteriorata e illeggibile rischia una sanzione amministrativa tra 42 e 173 euro. È fondamentale che l’intestatario richieda la reimmatricolazione, poiché non è prevista la semplice sostituzione della targa. La procedura si avvia allo Sportello Telematico dell’Automobilista, con costi certi per emolumenti, bollo e nuove targhe, che possono arrivare a circa 143 euro esclusi eventuali oneri di intermediazione. La manomissione, invece, comporta sanzioni penali e multe fino a 8.186 euro. Per questo motivo, è indispensabile distinguere i due casi e agire tempestivamente.
Targa dell’auto deteriorata: come comportarsi e cosa si rischia
Chi circola con una targa deteriorata rischia una sanzione amministrativa fino a 173 euro e deve obbligatoriamente procedere alla reimmatricolazione del veicolo richiedendo nuove targhe e il Documento Unico di Circolazione. La procedura richiede la presentazione di specifici moduli e il pagamento di varie tasse. È fondamentale distinguere il deterioramento accidentale dalla manomissione volontaria, poiché quest’ultima comporta conseguenze penali molto più gravi con sanzioni fino a 8.186 euro. Pertanto, chiunque deve mantenere la targa sempre leggibile e intervenire tempestivamente in caso di danni.