Mercato assicurativo 2025: boom della raccolta vita

Nel 2025 le polizze vita trainano il comparto assicurativo: crescita record dei premi raccolti e tendenze emergenti da conoscere.

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C’è un significativo cambiamento in atto nel mercato assicurativo italiano, con un’attenzione crescente verso il comparto vita. Nel 2024, la raccolta premi totale delle imprese assicurative vigilate dall’IVASS ha toccato quota 151,4 miliardi di euro, confermando un’espansione robusta del settore, soprattutto nel ramo vita che copre oltre il 70% di questo giro d’affari.

La crescita della raccolta premi nel ramo vita

Il mercato assicurativo vita ha registrato nel 2024 un incremento del +21,2% rispetto all’anno precedente, arrivando a una raccolta complessiva di 110,5 miliardi di euro. Questa crescita è trainata soprattutto dal rafforzamento delle polizze unit-linked, che uniscono la tutela assicurativa con la componente d’investimento finanziario, e dal canale di distribuzione bancario-postale, che rappresenta il 56,6% della raccolta premi. Seguono le agenzie tradizionali e i consulenti finanziari con quote rispettivamente del 24,7% e 16,9%.

Tipologie di polizze vita predilette

Tra le polizze vita, le polizze vita intera senza scadenza definita rappresentano il 53% della raccolta premi, riflettendo una domanda persistente di coperture a lungo termine. Le polizze miste costituiscono il 33%, seguite dalle polizze previdenziali (10%) e temporanee caso morte (TCM, 2%). Il restante 2% è attribuibile a forme assicurative specializzate quali Long Term Care (LTC), malattie gravi (dread disease) e Credit Protection Insurance (CPI).

Contesto del mercato assicurativo in Italia e numeri chiave

Secondo i dati IVASS aggiornati a fine 2024, in Italia operano 89 imprese assicurative, in netto calo rispetto alle 131 del 2013 (-35%). Questa riduzione è dovuta principalmente a fusioni e riorganizzazioni infragruppo, un segnale che il mercato sta consolidando la propria struttura per migliorare efficienza e competitività.

Per quanto riguarda la raccolta vita estera, le imprese italiane o controllate da gruppi italiani hanno raccolto 31,1 miliardi di euro nel 2023, con un lieve aumento dell’1,5% che indica come il settore mantenga una presenza solida anche oltre i confini nazionali.

L’Italia nel panorama internazionale

In termini di proporzione rispetto al PIL, i premi vita costituiscono il 5%, posizionando l’Italia al 9° posto tra i paesi OCSE per rilevanza del settore vita, un dato che testimonia la solidità e la rilevanza crescente del comparto assicurativo vita. Invece, il settore danni si attesta all’1,9% del PIL, ponendo l’Italia al 23° posto per i premi danni.

Il comparto danni: dinamiche e trend 2024

Nel settore danni, la raccolta premi raggiunge i 40,9 miliardi di euro, con le polizze auto che rappresentano il 42,8% del totale. Seguono il comparto property (20,4%), la salute (19,6%) e la responsabilità civile generale (10,2%). La crescita annua del ramo danni è stata del +7,5%, sostenuta principalmente dalla vendita tramite agenzie (77,1%) e broker (10,4%).

Da segnalare anche l’aumento del premio medio RC auto, che ha raggiunto i 419 euro nel 2024, con un incremento del +7,2% rispetto al 2023. Questo trend riflette un crescente costo medio dei sinistri, che nel settore auto si attesta a circa 4.962 euro, mentre per motocicli e ciclomotori il premio medio è di 289 euro (+8,5%) con un costo medio sinistro ancora più alto, pari a 7.000 euro.

Disparità territoriali e comportamenti di guida

Il premio medio per i veicoli a due ruote mostra grandi differenze tra province italiane: nei territori di Belluno e Bolzano si aggira intorno ai 180 euro, mentre a Napoli raggiunge i 555 euro. Inoltre, la quota di assicurati in prima classe di merito è più elevata per le autovetture (87%) rispetto a motocicli e ciclomotori (69-72%).

L’età media degli assicurati riflette differenze nell’uso dei veicoli: i conducenti di bicicli e moto hanno un’età media di 52,8 anni, leggermente inferiore rispetto ai 54,9 anni degli automobilisti, suggerendo minor utilizzo tra i senior. Infine, clausole come il bonus protetto sono più frequenti nelle polizze auto (15,2%) rispetto a quelle per moto e ciclomotori (8,9%).

Innovazione e strumenti anti-frode: scatola nera e sistema CARD

Nel 2024, il sistema CARD ha liquidato rapidamente l’80% dei sinistri RC Auto accaduti, coprendo però solo il 46% degli importi complessivi, segno della complessità della gestione sinistri. L’adozione della scatola nera, installata oggi sul 17,8% delle polizze RC Auto, contribuisce alla riduzione del premio attraverso il monitoraggio telematico del comportamento di guida e dei chilometri percorsi.

Importanti sono anche i risultati ottenuti nella lotta alle frodi, con risparmi per le compagnie pari a 216 milioni di euro (+6,5% rispetto al 2022), grazie all’identificazione di circa 37mila tentativi di frode.

Un settore in trasformazione

Il mercato assicurativo italiano nel 2025 si presenta in salute, con una domanda sempre più orientata verso il ramo vita e soluzioni assicurative integrate con prodotti finanziari. La crescita robusta della raccolta vita dimostra come i consumatori privilegino coperture assicurative a lungo termine e strumenti previdenziali innovativi. Parallelamente, il comparto danni resta resiliente, anche se deve affrontare sfide significative legate ai costi dei sinistri e alle dinamiche territoriali.

L’adozione di tecnologie avanzate, come la scatola nera, e sistemi di gestione sinistri più efficienti come il CARD, consolida inoltre una maggiore trasparenza e tutela per gli assicurati, evidenziando come l’innovazione stia giocando un ruolo chiave nel futuro del settore.

In sintesi, il 2025 si preannuncia un anno di ulteriori trasformazioni e opportunità per l’assicurazione in Italia, con un mercato più maturo, digitalizzato e orientato verso la personalizzazione e la qualità del servizio.

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