Scontro nord e sud sulla nuova legge per le RCA

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Le leggi per le assicurazioni per auto RCA negli ultimi anni stanno notevolmente cambiando. Dopo l’abolizione del tacito rinnovo automatico, la dematerializzazione di tutti i documenti assicurativi con l’abolizione prima dell’attestato di rischio cartaceo e poi del contrassegno da esporre in auto, ecco una nuova novità che vuole portare il ‘Governo del cambiamento’ con la nuova Legge di bilancio 2019: eliminare il divario di premio assicurativo che ad oggi esiste tra nord e sud.

Da dove si arriva

Negli anni passati la differenza che ogni assicurato del sud doveva pagare alle compagnie assicuratrici per assicurare la propria auto era davvero sostanziale rispetto a quanto dovuto se lo stesso cittadino fosse stato residente al nord.

Stiamo parlando di cifre che superano addirittura il 100%: in pratica secondo studi statistici del 2015, per un premio assicurativo medio in Campania che si aggirava sui 1300 euro, il corrispettivo medio per RCA in regioni come Friuli o Trentino era meno della metà: circa 550 euro.

La nuova proposta di legge

Con la nuova proposta di legge di quest’anno, il governo vuole andare a ‘sanare’ questa situazione di netta e sostanziale differenza tra nord e sud.

Questo vale a dire che, partendo dalla situazione attuale dove al sud l’assicurazione costa molto di più che al nord, per ottenere come desiderato un valore medio di premio assicurativo da pagare, a fronte di una riduzione di prezzo prevista in alcune regioni (chiaramente al sud) ci sarà qualcuno che dovrà necessariamente di più (i residenti al nord) rispetto a quello che era stato pagato negli anni passati per avere le stesse garanzie.

La reazione dei cittadini

Come hanno preso la notizia gli abitanti italiani? Se da un lato tutti gli assicurati residenti nelle regioni che pagavano maggiormente (come Campania, Puglia e Calabria) sono molto felici di questa potenziale uniformità, gli abitanti delle regioni del nord che prima usufruivano di un prezzo vantaggioso e che adesso sono a rischio di subire un rincaro, sono molto arrabbiati per questa nuova legge.

Considerando che si sta parlando di aumenti RCA che potrebbero toccare fino al 40% della cifra pagata solamente un anno fa, è facile capire il forte disappunto di tutti i residenti del nord che dovranno rinnovare la propria assicurazione a breve.

Legge giusta?

Ma è giusto armonizzare i prezzi del premio da pagare per gli assicurati di tutte le città d’Italia?
Considerando la base di partenza attuale con una differenza di premio attuale addirittura maggiore del 100% tra settendrione e meridione, c’è da dire che in realtà questa differenza di costo di una RCA non è giustificato dalla percentuale di frequenza dei sinistri. Infatti, stando alle statistiche degli ultimi anni, questo valore si è sempre aggirato sul 6% sia al nord che a sud, non mostrando quindi una sostanziale differenza.

Dunque avvicinare i prezzi delle assicurazioni di nord e sud è cosa buona e giusta. Al massimo, se proprio si volesse essere più precisi, si potrebbe stilare una classifica delle città italiane con la relativa percentuale di frequenza dei sinistri ed applicare un coefficiente maggiorativo alle RCA sottoscritte in quelle città dove si registra un maggior numero di sinistri.

Fonte https://www.librettodirisparmio.com/

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